Presto ci siamo resi conto che sarebbe stato opportuno concedere lunghi rinvii di pagamento alla clientela, finita in difficoltà a causa della pandemia. Abbiamo inoltre procurato a vari istituti la dotazione tecnica necessaria per consentire alla clientela isolata di mantenere il contatto con i familiari tramite videochiamate. Le persone interessate si trovavano in cura per Covid in regime stazionario o isolate perché appartenenti a categorie a rischio. Già prima di Pasqua erano stati attivati circa cento dispositivi nell’area di Zurigo, della Svizzera centrale e in Ticino.
L’idea del progetto è nata dal team Sviluppo aziendale. La proposta è stata presentata dalla collaboratrice Helsana Stefanie Schneuwly. La specialista del team Sviluppo aziendale ha diretto anche la fase attuativa.
In genere, utilizziamo molto la comunicazione elettronica. Ma purtroppo molte persone anziane non hanno accesso a queste possibilità. E questa volta erano loro le categorie ad averne più bisogno. Per loro è estremamente importante mantenere i contatti con i loro affetti in una simile situazione.
A fine anno Stefanie Schneuwly è rimasta anche colpita dalla flessibilità di reazione di tutte le persone coinvolte. Il reparto IT ha aiutato a selezionare i dispositivi più adatti: i tablet. Sono relativamente semplici da impostare. La stessa Schneuwly si è messa in contatto con ospedali, case di cura e organizzazioni Spitex. Anche se la messa in servizio dei dispositivi ha costituito una sfida logistica per gli istituti, gli apparecchi sono entrati prontamente in funzione.
A Lucerna, ad esempio, il coordinamento con le organizzazioni Spitex e le associazioni di quartiere è stato assunto da Anlaufstelle Alter (ufficio di riferimento per gli anziani). Negli ospedali il progetto è stato attuato in collaborazione con i reparti accoglienza, servizi centrali, informatico e infermieristico. Tutto si è svolto all’insegna di una grande collaborazione e senza grosse problematiche. «Abbiamo subito ricevuto i primi feedback positivi», afferma Stefanie Schneuwly. «Il personale addetto all’assistenza ha segnalato una grande gratitudine da parte delle persone interessate.»
Le reazioni degli anziani sono assolutamente positive. Una signora di 85 anni ha raccontato tra le lacrime la sua gioia nel poter finalmente vedere il pronipote, nato da appena qualche giorno.
Anche le terapie intensive negli ospedali e le case per anziani sono state dotate di tablet. In alcune case per anziani esiste da aprile 2020 un locale con tablet riservati alle videochiamate con i familiari. Visto il grande successo ottenuto, abbiamo prolungato il progetto anche al 2021.
Temevamo che le persone più anziane, che non avevano mai fatto una videochiamata, avrebbero avuto delle riserve. Ma la maggior parte di loro ha accolto rapidamente questa novità e noi siamo stati in grado di aiutarle.
Corona Immunitas
Helsana sostiene anche la scienza nella lotta al Covid. Helsana ha devoluto un contributo di oltre mezzo milione di franchi a supporto dell’iniziativa Corona Immunitas dell’Università di Zurigo, che punta a raccogliere informazioni quanto più possibile dettagliate sugli effetti dell’epidemia sulla salute psichica e fisica nonché sulla vita sociale e professionale in Svizzera.
Con il suo contributo Helsana finanzia anche lo studio scolastico Sentinella, pensato per il Cantone di Zurigo e che prevede di affiancare classi selezionate delle scuole inferiori, medie e superiori per indagare sulla diffusione del virus in gruppi di classi e nelle scuole. Lo studio scolastico Sentinella mira a fornire risposte alle domande principali che riguardano il contesto scolastico. È una proposta unica nel suo genere a livello mondiale.
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